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Quando gli abiti eleganti erano fatti a manoQuando gli abiti eleganti erano fatti a mano

C’è chi ancora oggi si fa fare i vestiti su misura, da un sarto, ma la maggior parte delle persone compera nei negozi e, quando si tratta di abiti eleganti e, quindi, generalmente costosi, semplicemente ci si affida al sarto del negozio per i necessari aggiustamenti. Si tratta di cosa comune anche con gli abiti da matrimonio. A tutti piacerebbe avere un vestito fatto a mano, ma proprio perché è un lavoro molto complesso e che richiede del tempo, diventa davvero caro.

Eppure i vestiti fatti in serie non sono sempre esistiti ed in alcune aree del mondo ancora oggi il sarto è il principale veicolo di produzione. Questo accadeva sino a poco tempo fa anche nel paesino di montagna dove è nata mia madre, la cui unica sarta era mia nonna. Una donna come poche, dal carattere forte, che ha tirato su cinque figli da sola, e dalla rara abilità con l’uso dell’ago e filo. Sin da bambina era in grado di cucire molto bene, e da adulta aveva messo sù questo suo piccolo laboratorio dove faceva riparazioni o confezionava vestiti. 

Un giorno si presentò una coppia di giovani del paese che si sarebbero sposati a breve implorando mia nonna di aiutarli a sistemare i pochi vestiti che avevano per avere qualcosa di degno durante la cerimonia. Quello che mia nonna realizzò fu così spettacolare che, in poco tempo. La notizia si sparse tra le valli della zona e iniziarono ad arrivare al suo negozio giovani sposi da tutti i paesi vicini, alla ricerca di abiti eleganti per le loro nozze. Mia nonna, che era una donna giusta ed integra, aveva sempre mantenuto i suoi prezzi davvero corretti e questo contribuì a far arrivare il suo nome anche nelle città un po’ più lontane, grandi, dove vivevano anche persone facoltose. Fu così che le fu chiesto di creare vestiti eleganti per una famiglia molto importante, da usare per un’occasione altrettanto importante. Rimasero tutti incredibilmente soddisfatti e la mia cara nonna ricevette una ricompensa tale da permetterle di andare finalmente in pensione e godersi il tempo rimasto con la sua famiglia. In verità, quella famiglia desiderava lei diventasse la loro sarta personale, ma mia nonna non avrebbe mai lasciato il suo paese di montagna, la sua casa o la famiglia. Inoltre, era ormai stanca da anni ed anni di fatiche quando questa occasione le si presentò. Terminò così la sua carriera lavorativa in modo semplice e onesto, come l’aveva iniziata, amata da tutti. L’ultima cosa che cucì nella sua vita fu il mio vestito da sposa che conservo con amore e gelosia nel mio armadio.

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